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ToTeM incontra… Enrico Cattaneo

Resoconto dei primi eventi Tribe by ToTeM

Tornano le interviste di ToTeM: questa volta parliamo dei nostri primi eventi Tribe by ToTeM con Enrico Cattaneo, Managing Partner di The Doers e da quest'anno responsabile del nostro progetto Torino Tech Map.

Enrico Cattaneo

Managing Partner

Ingegnere Aerospaziale con un PhD in Management & Economics e un MBA all’ESCP Europe di Parigi, lavora da oltre 20 anni come docente e consulente sui temi dell’innovazione aziendale. È Managing Partner di The Doers, società di Digital Magics, che si occupa di Corporate Innovation nei suoi diversi aspetti: Corporate Intrapreneurship, Corporate Venturing e Customer Discovery.

Abbiamo chiesto a Enrico Cattaneo, Managing Partner di The Doers e Responsabile di ToTeM, di aiutarci a tirare le somme dei nostri primi eventi in presenza, in Talent Garden Fondazione Agnelli a novembre e dicembre e in CTE Next questa settimana.

Tribe by ToTeM è l’evento di Torino Tech Map pensato per permettere alla tribù dell’innovazione torinese di incontrarsi, conoscersi e confrontarsi. L’evento è realizzato con il coordinamento di The Doers in partnership con Camera di commercio di Torino, Comitato Torino Finanza, Club degli Investitori, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.

È possibile fare già un bilancio dopo i primi eventi Tribe by ToTeM?

Siamo solo al terzo evento Tribe by ToTeM, quindi non è possibile fare un bilancio ma solo un primo stato di avanzamento di questa nuova iniziativa.

I dati mostrano che in tre eventi abbiamo registrato:

  • più di 500 iscrizioni agli eventi, di cui 400 unici e 100 ricorrenti
  • 250 partecipanti, con una media di circa 80 per evento
  • del totale il 25% startup, 15% investitori e 10% corporate
  • rappresentanze di tutte le altre categorie dei protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione, dagli enti pubblici agli studenti, fino agli istituti di ricerca.

Da questi primi dati sembra quindi che ci sia un interesse, da parte delle principali categorie di soggetti che sostengono la crescita dell’ecosistema delle startup, di partecipare a eventi fisici per ascoltare esperienze di pari (startup vs startup), comprendere le logiche di investimento e presentarsi a investitori e corporate (startup vs fondi e startup vs corporate) e scambiare idee e conoscersi durante i momenti di networking (tutti con tutti).

Perché pensi che l’ecosistema abbia bisogno di eventi come questo?

Al primo incontro Tribe by ToTeM è stata proprio Startup Genome, una società della Silicon Valley esperta nella valutazione degli ecosistemi, a dirci che uno degli ingredienti fondamentali per la crescita di un ecosistema in fase early stage è proprio la “connessione locale”, che è anche l’attuale missione dei nostri eventi e i dati sembrano confermarlo. Gli eventi locali di connessione e fluidificazione delle relazioni tra i protagonisti dell’ecosistema sono molto apprezzati perché sono utili e concreti. Dopo la fase di consapevolezza e ispirazione, di talk e speech di grandi esperti, c’è bisogno di mettere in pratica e per farlo è necessario capire davvero come fare, dove sbagliare, chi può aiutare e in questi eventi si hanno risposte concrete da persone del settore.

Quindi, le startup vengono per imparare?

Il fallimento delle idee innovative è all’ordine del giorno, anzi, è molto più probabile del successo. Il primo obiettivo delle startup e degli innovatori è, quindi, quello di ridurre il rischio delle loro iniziative, il che non significa non rischiare ma esattamente il contrario: minimizzare i rischi e l’impatto degli errori che inevitabilmente si verificheranno. Questa attività di riduzione del rischio passa anche attraverso il confronto con altre startup che stanno percorrendo lo stesso cammino, con aziende che hanno già avuto successo (scale up) e con gli investitori che hanno una visione completa. E, ovviamente, le startup vengono anche per incontrare investitori e aziende con cui collaborare.

Tornando all’ecosistema, quello torinese è davvero così “early stage”?

Quando Ethan Webster di Startup Genome ha dichiarato candidamente, nel novembre scorso, che l’ecosistema torinese è ad un livello basso di maturità, c’è stata una evidente opposizione nella sala, come a dire “come può essere, Torino, la capitale di molte innovazioni, impegnata da anni in iniziative di grande interesse tecnologico e sede di uno dei più importanti incubatori universitari d’Italia, un ecosistema immaturo?”. Ethan ha continuato spiegando che, a differenza degli esseri umani, gli ecosistemi non maturano con il passare degli anni, ma grazie al numero di startup che nascono, crescono e hanno successo in un determinato territorio, creando un circolo virtuoso di nascita e crescita continua di nuove realtà, attrazione di investimenti e aumento di imprenditori seriali. Tutti ingredienti che sono ancora scarsi a Torino.

Ma, indipendentemente dagli studi, qual è la percezione delle startup?

In questi primi tre eventi di Tribe by ToTeM abbiamo coinvolto come relatori dieci startup in diversi stadi di maturità, da quelle appena uscite da programmi di accelerazione come Gymnasio ed Eoliann a quelle che stanno preparando round milionari per espandersi su mercati internazionali come Enerbrain e Planet Smart City, e tutte hanno dato la stessa risposta: Torino sta finalmente cambiando velocità, finalmente qualcosa sta veramente accadendo.

Che cosa si muove?

Ci sono molte componenti e alcune sono strettamente correlate. Torino è stata la prima e unica città italiana a ospitare un programma di accelerazione di Techstars dal 2020. Techstars è un pioniere in questo settore, fondato nel 2006 a Boulder, Colorado e oggi uno dei più grandi fondi al mondo, con un portafoglio di più di 2.600 startup che hanno raggiunto una capitalizzazione totale di mercato di oltre 63 miliardi $. A seguito di questo, grazie anche agli importanti investimenti del Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital in tutto il paese, sono sorti molti altri acceleratori a Torino, tanto da arrivare a contarne più di dieci, nel solo 2022, presenti in OGR Tech. La nascita di OGR Tech è una dimostrazione dello sviluppo dell’ecosistema che ha trovato un centro di riferimento in cui lavorare e riunirsi per eventi di portata nazionale ed internazionale, come Italian Tech Week, per citarne uno. Anche nel settore bancario, la Fondazione Compagnia di San Paolo e i fondi di Banca Intesa Sanpaolo hanno dato un’accelerazione agli investimenti in startup, oltre allo sviluppo di Intesa Sanpaolo Innovation Center nel grattacielo di Corso Inghilterra. Non ultimo l’incremento molto significativo nel 2022 degli investimenti fatti da business angel e Venture Capital del territorio: considerando solo il Club degli Investitori e LIFTT sono stati investiti più di 35 milioni € in oltre 50 società innovative. Se confrontiamo questa parziale e sicuramente non esaustiva fotografia con la situazione di Torino di 3 anni fa l’accelerazione è evidente. Un’accelerazione che potrà sicuramente essere misurata a breve come incremento della maturità del nostro ecosistema.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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