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Torino sperimenta LETIsmart, una nuova tecnologia per aiutare le persone con disabilità visiva a muoversi in città

Il progetto utilizza un microcomputer integrato nel bastone bianco per fornire indicazioni sonore attraverso una rete di radiofari installati nei punti strategici della città.

Nelle ultime settimane, è iniziata a Torino la sperimentazione di LETIsmart, una tecnologia avanzata progettata per aiutare le persone con disabilità visiva a muoversi con maggiore sicurezza e autonomia negli spazi urbani. LETIsmart, che dall’esterno appare come un normale bastone bianco per ciechi, integra in realtà un microcomputer che interagisce con infrastrutture distribuite sul territorio.

Il progetto, ideato da Marino Attini, una persona ipovedente, è realizzato dall’azienda di microelettronica SCEN in collaborazione con UICI Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e IRIFOR. Torino è una delle prime grandi città a testare questa innovazione: i primi cinquanta radiofari, essenziali per il funzionamento di LETIsmart, sono stati installati presso i semafori sonori di cinque incroci chiave del centro, grazie all’intervento dei tecnici dell’azienda Iren, su indicazione dell’UICI di Torino.

La tecnologia LETIsmart fornisce indicazioni sonore sui punti di interesse circostanti, come attraversamenti pedonali con semafori sonori, fermate dei mezzi pubblici, scuole, ospedali e negozi. Inoltre, permette all’utente di attivare segnali acustici che lo guidano verso la destinazione desiderata, avvisare con anticipo della propria presenza i conducenti di autobus o tram e attivare i semafori sonori senza bisogno di premere manualmente il pulsante.

Il funzionamento del sistema dipende dalla presenza di una rete capillare e ben distribuita di radiofari, piccoli dispositivi che emettono radiofrequenze riconosciute dai sensori di LETIsmart. Il progetto mira a posizionare questi radiofari strategicamente nei punti di maggiore utilità per le persone cieche o ipovedenti.

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle autorità locali e dalle aziende coinvolte. La Città di Torino ha autorizzato il progetto, che gode anche del supporto di Italdesign, azienda attiva nel promuovere iniziative con un impatto sociale positivo nella regione.

Il Presidente dell’UICI di Torino, Giovanni Laiolo, ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno sostenuto il progetto: “Siamo felici che una tecnologia così promettente stia prendendo piede anche nella nostra città. La nostra gratitudine va a tutte le persone e realtà imprenditoriali che hanno scelto di sostenerci, sia economicamente, sia attraverso la propria professionalità. È importante, inoltre, che l’amministrazione cittadina abbia riconosciuto il valore e le potenzialità del sistema LETIsmart. Ora ci auguriamo che, grazie anche al supporto delle Istituzioni, la rete infrastrutturale necessaria al funzionamento di questo strumento venga progressivamente ampliata. Il prossimo traguardo potrebbe essere il posizionamento dei radiofari nelle stazioni della metropolitana, ciò che costituirebbe un prezioso passo avanti verso una città più inclusiva e più attenta alle esigenze di tutti“.

Chiara Foglietta, Assessora all’Innovazione del Comune di Torino, ha sottolineato: “L’inclusione si costruisce anche con gli strumenti giusti e la tecnologia, creando le condizioni per il raggiungimento di una maggiore autonomia; in tal modo essa può essere il migliore alleato delle persone con disabilità, permettendo loro di esprimere le proprie potenzialità, andando oltre le barriere e puntando a progetti di vita più ricchi di opportunità, di partecipazione e di integrazione. È con questa convinzione che abbiamo deciso di ospitare a Torino la sperimentazione di una progettualità innovativa come il sistema LETIsmart, che continuiamo a seguire con attenzione, certi che le nuove soluzioni tecnologiche possano consentire alle persone con disabilità, e non solo a loro, di vivere meglio, con più autonomia e autodeterminazione“.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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