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Satispay supera la valutazione di 1 miliardo e diventa un nuovo unicorno italiano

La startup cuneese punta a diventare la più grande fintech europea attraverso nuove acquisizioni e la creazione di 300 nuovi posti di lavoro.

Da Cuneo alla scalata al miliardo: Satispay, startup fintech che lavora nell’ambito smart payment nata nel 2013, ha centrato l’obiettivo di diventare un unicorno. La società fondata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta ha ottenuto un investimento da 320 milioni di euro superando la quota di valutazione di 1 miliardo. Satispay oggi è utilizzata in Italia, Germania, Francia e Lussemburgo da 200.000 esercenti, 3 milioni di utenti con un tasso di crescita +4.000 nuovi clienti ogni giorno.

L’investimento da 320 milioni è stato in larga parte concluso dal fondo statunitense Addition, specializzato in operazioni early stage e growth stage in aziende tech e che al momento conta 90 investimenti dalla sua nascita nel 2020. Al closing hanno partecipato anche i fondi Greyhound, Coatue, Block, Tencent, Banca Mediolanum e Lightrock.

Con questo investimento il monte complessivo raccolto da Satispay dalla sua nascita a oggi ha superato i 450 milioni di euro e verrà impiegato per realizzare il piano di crescita aziendale che prevede l’acquisizione di nuovi clienti, l’espansione internazionale e l’integrazione di nuovi servizi aggiuntivi, come l’estensione dei servizi ai minorenni, attualmente non ammessi sulla piattaforma, e le spese aziendali e professionali, ampliando i servizi di welfare proposti come è già stato sperimentato con i buoni spesa sperimentati con alcuni comuni tra cui quello di Milano. Un ultimo obiettivo è quello di valutare l’acquisizione di altre startup, specialmente quelle che si occupano della realizzazione di programmi di fidelizzazione della clientela.

Dal punto di vista delle funzionalità essenziali si stanno testando alcune nuove feature che serviranno a superare il funzionamento attraverso il solo meccanismo prepagato, su cui si fonda attualmente il funzionamento della piattaforma attraverso il plafond settimanale preimpostato dall’utente. Oltre alle ricariche istantanee si stanno provando meccanismi di acquisto su siti di e-commerce e in negozio che permettano di effettuare pagamenti extra-budget oltre la soglia disponibile con addebito differito nei giorni successivi.

Sul fronte dell’aumento di clienti Satispay è in forte accelerata, dato che ha impiegato quasi sei anni per raggiungere il primo milione di clienti mentre gli altri due sono arrivati in soli altri dieci mesi. Allo stesso modo, il traguardo del primo miliardo di euro in transazioni è stato tagliato dopo oltre 6 anni mesi e per triplicarlo sono bastati solamente altri 7 mesi. 

Lo sviluppo esterno, invece, ha come obiettivo primario l’espansione nei mercati dell’Olanda, del Belgio, della Grecia e del Portogallo. Sul fronte interno oltre al trasferimento in una nuova sede più grande sempre a Milano, Satispay si concentrerà sulla crescita dell’organico, con un piano di assunzioni che punta all’inserimento di 300 nuove figure professionali nei prossimi 18 mesi, specialmente sviluppatori, ingegneri, data analyst e data scientist.

Il CEO Alberto Dalmasso ha dichiarato: “Nelle città più mature un cliente si ripaga in un anno, nelle nuove geografie in quattro ma contiamo di scendere a due: già dal prossimo anno puntiamo a raddoppiare i ritmi di crescita, ma la profittabilità è a portata di mano. L’obiettivo è diventare la più grande fintech in Europa. L’Italia è strategica e tattica e può diventare un motore di profittabilità. La quotazione in Borsa è un obiettivo, perché non vogliamo costruire un’azienda perché qualcuno se la compri, come team siamo ancora piccoli e vogliamo focalizzarci. Il mercato dei capitali è solido, robusto e capiente”.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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