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Lo studio di Italian Tech sulle startup di Torino

Fintech, hardware, digital, medical: l’ecosistema in città è vivo ma serve ancora uno sforzo collettivo per primeggiare in questo settore.

In questi giorni Italian Tech, l’hub digitale di informazione tecnologica del Gruppo Gedi, ha pubblicato un’indagine sull’ecosistema torinese delle startup.

Partendo dall’analisi numerica, cioè dalle 543 aziende presenti nel registro startup e imprese innovative della nostra città, il primo dato riguarda la crescita di questo comparto: +18,3% rispetto all’anno precedente. Incoraggiante ma non sufficiente se si esce dai confini torinesi, dove la nostra città si colloca quarta a livello nazionale per numero di startup nate e/o operative sul territorio.

Lo studio procede concentrandosi sull’ecosistema, nello specifico su tutte quelle realtà come incubatori, acceleratori, programmi di affiancamento che nella nostra città sono fioriti negli ultimi anni. Pensiamo a ESA BIC Turin, Techstars, Quickload, Vento, Takeoff, Magic Spectrum, Metaverse4Finance e tanti altri di cui abbiamo già parlato sulle nostre pagine, che si affiancano alla ormai consolidata esperienza degli incubatori universitari 2i3T e I3P a Torino e Enne3 a Novara. Il rapporto tra il numero di startup e il numero di realtà di questo genere, che sono una ventina a Torino, premia la nostra città rispetto ad altri poli innovativi europei. Questo, per le startup torinesi, si traduce in più opportunità di trovare supporto professionale e investimenti e quindi di crescere.

Durante i primi sei mesi di quest’anno, in Italia, sono stati investiti 996 milioni di euro in startup, con un +30% rispetto al primo semestre 2021. Proprio a Torino è stato chiuso il round più alto di tutto il nostro paese, con i 300 milioni raccolti da newcleo nelle scorse settimane. A Torino, sul fronte finanziario, è da poco entrata in gioco anche Exor Seeds Italy, il ramo di investimento della famiglia Agnelli e del gruppo Exor, nata per concedere finanziamenti a startup italiane con semplicità e velocità: 150.000 € per ogni realtà supportata, sole due settimane di analisi preliminari e una piccola parte di equity della società.

Serve più spinta, però, al fatturato delle giovani imprese innovative del nostro territorio. Infatti, la media di Torino è di 133.000 €, circa il 27% in meno rispetto a alla media italiana di 182.000 €. Occorre quindi che la crescita, il perfezionamento dei processi, la raccolta di capitali e l’investimento in aumento delle competenze da parte di incubatori e acceleratori si traduca in un aumento della produttività, per una messa a terra efficace di tanto potenziale presente nel nostro ecosistema.

Per l’indagine completa, leggi l’articolo su Italian Tech

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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