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La Casa delle tecnologie emergenti è pronta ad accelerare 100 startup a Torino

Il direttore generale Pietro Pacini annuncia la piena operatività per il mese di giugno.

«La Casa delle Tecnologie Emergenti vede coinvolti Comune, Politecnico, Fondazione Links, Torino Wireless, Cisco, Intel e Tim e nasce per creare un centro di trasferimento tecnologico e attrattivo per startup e piccole imprese in una logica di interazione pubblico-privato», ha dichiarato il dg di CSI Piemonte Pacini in un’intervista recente. Il progetto, in quest’ottica, punterà al coinvolgimento di 600 aziende e 300 persone, dal mondo imprenditoriale e scolastico/accademico.

La notizia della vittoria di Torino del relativo bando MISE era arrivata nelle ultime settimane del 2020 e il progetto CTE Next è già in rampa di lancio per raggiungere il pieno ritmo. Pensata come un centro di trasferimento tecnologico diffuso opererà su settori che sono stati individuati come strategici per la città: IoT, blockchain, 5G, smart mobility, industria 4.0 e servizi urbani innovativi. CTE NEXT si inserirà nella nuova sede del CSI Piemonte, in corso Unione Sovietica, chiamata CSI NEXT.

Il supporto alle startup sarà possibile grazie alla collaborazione con OGR Tech, lo spazio di coworking di corso Castelfidardo nato dalla sinergia tra Talent Garden, Fondazione CRT e Officine Grandi Riparazioni. Proprio in questa cornice, a proposito delle tematiche oggetto dell’attività di CTE Next, è attivo un programma di accelerazione guidato da Techstars. Tutte le attività di sperimentazione e test potranno essere condotte negli spazi, al chiuso e all’aperto, del competence center CIM4.0 di Mirafiori e del Dora Lab nella zona nord della città.

Le 100 startup che verranno selezionate potranno cominciare già dal secondo semestre del 2021 il loro percorso di accelerazione. Un ulteriore sostegno arriverà dai finanziamenti del Comune di Torino e dai 13,5 milioni di euro complessivi che il MISE e altri partner verseranno nelle casse di CTE Next. Come riporta il Corriere della Sera, le risorse del ministero saranno ripartite come segue: 3,5 milioni per l’accelerazione, 2 milioni per sostegno e trasferimento tecnologico, 460 mila euro per la formazione, 1,3 milioni per comunicazione, animazione e replicabilità delle iniziative.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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