Oversonic Robotics ha scelto l’ex complesso industriale Maserati di Grugliasco, alle porte di Torino, per avviare la produzione in serie di RoBee, robot umanoide cognitivo progettato in Italia. Alto fino a due metri e con un peso massimo di 120 chilogrammi, RoBee è dotato di 39 gradi di libertà articolare, ruote omnidirezionali, e può manipolare oggetti fino a 5 chilogrammi. L’autonomia è garantita da una batteria che consente otto ore di operatività, ricaricabile tramite induzione.
Il robot integra due unità di calcolo, sistemi di visione artificiale, intelligenza artificiale e riconoscimento vocale. È in grado di apprendere nuove mansioni, interagire in modo naturale con gli operatori umani e collaborare in gruppi robotici interconnessi via cloud. Il suo impiego è pensato per ambienti produttivi dove l’automazione può sollevare gli operatori da compiti ripetitivi o a rischio.
Il prezzo di una singola unità si aggira attorno ai 140.000 euro. Dopo aver raccolto oltre 30 milioni di euro in investimenti, Oversonic punta a una produzione industriale di 5.000 robot l’anno. La scelta di Torino si fonda sulla presenza del polo nazionale per l’intelligenza artificiale AI4Industry, attivo nel capoluogo piemontese con sede alle OGR Torino, su un ecosistema manifatturiero radicato e sulla disponibilità di siti industriali dismessi, come Mirafiori TNE, l’ex Fiat di Venaria e proprio l’ex stabilimento Maserati di Grugliasco.
L’azienda ha ribadito che lo scopo del proprio robot e affiancare e non rimpiazzare il lavoro umano. In un mercato globale della robotica umanoide stimato in 160 miliardi di dollari entro il 2035, Oversonic si propone come alternativa italiana ai grandi attori internazionali come Tesla con Optimus, Boston Dynamics con Atlas e Unitree con G1.
Negli stessi giorni in cui prende forma la fabbrica torinese, Oversonic ha anche annunciato una nuova collaborazione con l’Università di Genova per la realizzazione di una mano robotica di nuova generazione, nell’ambito del progetto “Companion”, coordinato dal professor Giovanni Berselli. L’obiettivo è sviluppare sistemi antropomorfi avanzati utilizzando materiali innovativi e tecniche di produzione a basso costo, con applicazioni previste anche nel campo sanitario e protesico.