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newcleo, la startup appena fondata che ha raccolto 118 milioni con Exor Seeds, LIFTT e Club degli Investitori

La startup con sede a Londra ma con base e anima torinesi si occuperà di tecnologie per la produzione di energia nucleare pulita.

Sul sito di newcleo si legge “Il futuro dell’energia secondo newcleo è pulito, sicuro e inesauribile”. Inesauribile come la scia di successi del CEO torinese Stefano Buono: laureato in fisica e si presta al mondo dell’imprenditoria nel 2002 quando fonda AAA Advanced Accelerator Applications, spinoff del CERN di Ginevra dove aveva lavorato per dieci anni al fianco del Premio Nobel Carlo Rubbia. La società specializzata in medicina nucleare, in prodotti diagnostici e in terapie nell’oncologia, nella cardiologia e nella neurologia viene gestita da Buono sulla base di un modello simile a quello delle public company del mondo anglosassone: infatti, dal 2002 al 2018, la compagine societaria conta ben 190 azionisti privati, 10 istituzionali e 10 imprese. Nel 2015 AAA viene quotata al Nasdaq per 1 miliardo di dollari e tre anni fa Buono conclude un’exit con Novartis da 3,9 miliardi.

Oggi Stefano Buono è pronto per una nuova avventura imprenditoriale con newcleo, società con sede a Londra ma profonde radici a Torino. Infatti, proprio nella nostra città lavoreranno 100 innovatori dell’energia, con la supervisione di un Comitato Scientifico con esperienze consolidate nel campo del nucleare, per sviluppare una nuova tecnologia di energia nucleare pulita e sicura. Al primo round di finanziamento di 118 milioni, arrivato a pochi mesi dalla fondazione, hanno partecipato molti investitori istituzionali con forti legami con il territorio torinese come Exor Seeds, LIFTT e il Club degli Investitori.

newcleo, che ha già acquisito la società americana Hydromine Nuclear Energy, vuole sfruttare in maniera innovativa tutta una serie di tecnologie preesistenti e già sviluppate per raggiungere il proprio obiettivo di produrre l’energia del futuro. I Lead Fast Reactors (LFRs), che utilizzano il piombo come refrigerante al posto dell’acqua o del sodio, gli Accelerator Driven Systems (ADSs), che si basano sulla combinazione di un reattore subcritico con un acceleratore di particelle, e l’utilizzo del torio come carburante naturale saranno le basi da cui partire per raggiungere gli ambiziosi scopi della nuova società di Stefano Buono.

Il primo progetto newcleo sarà LFR “Re-Act”, un micro-reattore modulare raffreddato a piombo liquido con importanti applicazioni industriali e commerciali. Nei prossimi cinque anni, il team newcleo vuole concludere la progettazione e realizzare un prototipo industriale non-nucleare in dimensioni reali in collaborazione con l’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), con cui newcleo condivide i brevetti.

Alcuni dei benefici raggiungibili con questa tecnologia sono:

  • forte riduzione del volume dei rifiuti radioattivi prodotti;
  • eliminazione della necessità di depositi geologici per gli elementi di scarto;
  • impiego molto più efficace dell’uranio rispetto a ora per passare successivamente all’utilizzo del torio;
  • riduzione della probabilità che si verifichino incidenti nucleari con il mantenimento del reattore costantemente in stato sottocritico;
  • possibilità di interrompere rapidamente la reazione nucleare spegnendo l’acceleratore.

Il CEO ha dichiarato: “Ho fondato newcleo con questa visione: portare le più innovative tecnologie nucleari attualmente esistenti nel mercato per il beneficio di tutto il pianeta. Nel 1994 ho iniziato a lavorare con Carlo Rubbia al CERN sulla possibilità di produrre energia pulita, rinnovabile e sicura. Ho capito allora che sarebbe stato possibile rompere gli schemi del settore energetico con un’applicazione industriale scalabile delle nostre scoperte scientifiche. Svilupperemo un nuovo modo di controllare il processo di estrazione di energia dai nuclei, sostenibile e completamente sicuro che permetterà al pianeta di raggiungere emissioni zero, riducendo drasticamente al contempo la produzione di scorie radioattive e ridurre concretamente il surriscaldamento globale”.

Al fianco di Stefano Buono nel core team di newcleo ci sono Luciano Cinotti (Chief Scientific Officer) ed Elisabeth Rizzotti (Chief Operating Officer e amministratrice delegata per la ricerca in Italia).

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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