La Harvard Alumni Entrepreneurs ha scelto Torino come luogo di riferimento grazie alla sua anima imprenditoriale, la sua sperimentazione tecnologica e la sua polarizzazione verso l’innovazione che l’ha resa un luogo di attrazione e interesse per il movimento italiano delle startup provenienti dai settori più disparati. L’ateneo statunitense, della città diBoston, ha aperto anche a future collaborazioni e partnership in ambito di ricerca e accademico.
L’università di Harvard, quindi, introdurrà la nostra città nel ciclo di eventi online “Smart Cities”. Fra i temi che verranno trattati anche la nascita recente della Casa delle tecnologie emergenti verso la quale è stato dimostrato interesse anche per un futuro coinvolgimento come partner nelle attività dell’ateneo di Boston, da sempre un polo mondiale di eccellenza nella formazione e crescita dei migliori talenti in circolazione. La nostra città è stata scelta per la sua storia industriale e tecnologica e per l’impegno e gli investimenti dedicati ai settori della mobilità, come confermato da Philip Guarino, presidente dell’associazione Harvard Alumni Entrepreneurs a Parigi: “Siamo lieti di lanciare la nostra serie Smart Cities con l’esempio di Torino, una città molto nota per la sua innovazione in materia di mobilità.”
Marco Pironti, assessore all’innovazione della Città di Torino, ha aggiunto: “La collaborazione con Harvard Alumni Entrepreneurs è un grandissimo onore per la città. Il gruppo di lavoro Smart Cities dell’università statunitense mostra una grande traiettoria tra la città di Torino e uno dei più grandi epicentri del sapere mondiale. Il mio augurio è che questo sia solo l’inizio di un nuovo asse di innovazione internazionale che possa vedere Torino al centro come città intelligente e snodo per l’innovazione globale”.