Dal 2020 il Club degli Investitori propone, annualmente, una ricerca sull’ecosistema startup di Torino. Questa indagine, condotta in collaborazione con Growth Capital, con i principali attori dell’innovazione locale e supportata da ToTeM, ci fornisce i dati per comprendere meglio le caratteristiche delle startup innovative e degli investitori a Torino.
Grazie a questa analisi è stato possibile raccogliere informazioni utili per promuovere la creazione e lo sviluppo di nuove imprese tecnologiche in città.
L’edizione 2024 dell’indagine ha preso in esame le imprese registrate al Registro delle Imprese Innovative di Torino al 31 dicembre 2023, per un totale di 675 entità. Di queste, 535 erano startup (società con meno di 5 anni dalla data di costituzione) e 140 erano classificate come PMI innovative.
L’analisi ha verificato le caratteristiche di ogni azienda per assicurarsi che fossero in linea con le definizioni internazionali di entità imprenditoriale innovativa. Si è arrivati a selezionare un campione di 469 imprese, composto da 382 startup (70% del totale) e 87 PMI innovative (62% del totale).
All’interno di questo campione raffinato, sono state condotte interviste a 174 aziende per raccogliere informazioni dettagliate.
Startup a Torino: i dati evidenziano una buona crescita
Nel 2023, il panorama delle startup e delle PMI innovative di Torino ha dimostrato tenacia, mantenendo una stabilità rispetto al 2022. Questo risultato contrasta con il trend nazionale, dove il numero complessivo di startup e PMI innovative è diminuito del 3,5%.
In particolare, Torino ha avuto performance migliori di Milano, la capitale economica d’Italia, che ha registrato un calo più significativo del 3,7% nel 2023. La capacità di Torino di affrontare e superare le sfide attuali mette in luce la sua forza e adattabilità nel panorama imprenditoriale.
La valutazione complessiva della produzione delle imprese torinesi si attesta su circa 431,6 milioni di Euro (2022), con un valore medio della produzione di circa 764.000 Euro.
Le PMI innovative svolgono un ruolo significativo in questo totale, contribuendo con 339 milioni di Euro (79% del totale). Le startup, invece, contribuiscono in modo sostanziale con 92,6 milioni di Euro (con un aumento del 20% rispetto al 2021), con un valore di produzione medio di 216.000 Euro (con un aumento del 6,4% rispetto al 2021).
A Torino le startup scelgono il digitale
Analizzando i settori delle 469 imprese innovative di Torino, emerge una forte presenza di attività legate al mondo digitale. Ecco la suddivisione principale:
- Software & Cybersecurity: 19,2%
- Deep-tech, Industrial Technologies, Aerospace: 16,2%
- Digital B2C (sviluppo di applicazioni e servizi per i consumatori, come le piattaforme di e-commerce): 15,2%
- Energy and Clean-tech: 11,1%
- Life Sciences (healthcare, medtech e biotech): 9,1%
- Mobility & Automotive: 7,1%
Combinando i settori di Software, Deep-tech, Tecnologie Industriali, Aerospazio, Life Sciences, Energy & Clean-tech e Mobility & Automotive, si raggiunge oltre il 63%, rivelando una prevalenza di attività nel settore high-tech.
Alcuni dati sui finanziamenti raccolti dalle Startup a Torino nel 2023
Nel 2023, le startup e le PMI di Torino hanno raccolto complessivamente 65,2 milioni di Euro in 60 round di investimento, escludendo quelli inferiori a 50k Euro. (Dati di Growth Capital and I3P data (2023) e Growth Capital: Venture Capital Report – Italy Q423 & FY23)
Tra i round di investimento più significativi troviamo:
- Resalis Therapeutics: 10 milioni di Euro
- Alkemist Bio: 6,9 milioni di Euro
- Easyrain: 5,8 milioni di Euro
- Agricooltur: 5 milioni di Euro
- Remat: 3,5 milioni di Euro
Anche se il totale raccolto è inferiore rispetto ai circa 400 milioni di Euro del 2022, è importante notare che nel 2022 Newcleo aveva ottenuto un investimento eccezionale di 300 milioni di Euro.
Escludendo l’eccezione di Newcleo, si osserva comunque un calo del 35% rispetto ai finanziamenti del 2022. Questo declino rispecchia la tendenza generale in Italia, dove gli investimenti in startup sono diminuiti del 37% nel 2023, come riportato da Growth Capital.
In quali fasi una startup può raccogliere finanziamenti?
Il finanziamento che una startup innovativa può raccogliere nei vari round di investimento può variare significativamente in base a numerosi fattori, tra cui il settore di attività, il mercato di riferimento, la fase di sviluppo della startup e la qualità del team fondatore.
Ecco una panoramica sul range somme che una startup può raccogliere nei diversi stadi di finanziamento (fonte: Capital Venture Consulting)
- Pre-Seed Round:
Importo tipico: tra 30.000 e 100.000 Euro
Descrizione: Questo round è generalmente il primo e mira a validare l’idea di business. I fondi vengono spesso utilizzati per sviluppare un prototipo o un MVP (Minimum Viable Product). - Seed Round:
Importo tipico: Da 100.000 a 300.000 Euro
Descrizione: Il seed round serve a sostenere le attività iniziali della startup, come lo sviluppo del prodotto, la costruzione del team e le prime strategie di marketing. I fondi provengono solitamente da angel investors, acceleratori e seed funds. - Serie A e Serie B:
Importo tipico: Da 800.000 a 5 Milioni di Euro
Descrizione: Questi round finanziano, rispettivamente, la crescita iniziale della startup e l’espansione su nuovi mercati.
Gli investimenti sono spesso utilizzati per espandere il team, acquisire clienti, scalare le operazioni, aumentare la capacità di produzione e il potenziamento delle attività di marketing e vendita.
Gli investitori possono includere venture capital di grande scala e fondi di crescita. - Serie C e successivi:
Descrizione: I round di Serie C e successivi sono destinati a finanziare l’espansione globale, le acquisizioni strategiche e l’ingresso in mercati internazionali. In questa fase, oltre ai venture capital, possono partecipare anche società di private equity e investitori aziendali.
Quanto si può raccogliere nei round di finanziamento?
I partecipanti al sondaggio confermano la situazione a Torino, dove le startup continuano ad attirare investimenti moderati. In particolare, il 60% degli intervistati ha dichiarato che la propria startup ha raccolto fino a 100 mila Euro dall’inizio delle attività.
Alla domanda “Quanto avete raccolto finora nei vari round di finanziamento (in Euro)?”, il 17% degli investimenti ricevuti dalle startup intervistate proviene da investitori internazionali ma solo il 16% delle startup ha raccolto più di 1 milione di Euro.
Come è cambiato il modo di raccogliere fondi?
Un altro aspetto interessante è il numero record di round di investimento nel 2023, che ha raggiunto un totale di 60. Questo indica un cambiamento nelle dinamiche di raccolta fondi, dove le startup torinesi hanno ottenuto finanziamenti più piccoli ma più frequenti.
Diversi fattori contribuiscono a questa tendenza, tra cui un clima di cautela negli investimenti dovuto a tassi di interesse elevati e maggiore incertezza economica. Gli investitori preferiscono non impegnare grandi somme e si concentrano maggiormente sui round di finanziamento iniziali, come seed e Serie A (raccolta di capitale di rischio che avviene nella fase di crescita di una startup), piuttosto che sui finanziamenti nelle fasi successive.
Nel 2023, il settore delle Scienze della vita è stato il primo per raccolta fondi, con 19,68 milioni di Euro, pari al 30,2% del totale degli investimenti. Il secondo settore più performante è stato la Mobilità, che ha raccolto 8,8 milioni di Euro (13,5%), seguito dall’Energia con 7,80 milioni di Euro (12%).
L’Aerospace & Deeptech, considerato un settore chiave per la specializzazione delle startup torinesi, si è piazzato al quarto posto con 7,06 milioni di Euro raccolti, pari al 10,8% degli investimenti totali.
In termini di numero di round di investimento, il settore Aerospace & Deeptech ha primeggiato con 18 round. Segue il settore Software & Cybersecurity con 8 round e i Servizi Digitali con 6 round. Questi risultati confermano la forte focalizzazione e specializzazione dell’ecosistema startup torinese nelle tecnologie industriali dell’Aerospazio e Deeptech, nel Software e Cybersecurity e nelle Scienze della Vita.
Chi ha investito nelle startup di Torino?
Nel 2023, diversi investitori, sia nazionali che internazionali, hanno investito nelle startup di Torino. Ecco alcuni dei principali attori coinvolti:
- Club degli Investitori: uno dei più importanti network di business angel in Italia, con una forte presenza a Torino. Ha sostenuto diverse startup torinesi in vari settori.
- Fondazione Piemonte Innova: fondazione che promuove l’innovazione e la competitività del territorio piemontese. Ha supportato startup innovative nel settore high-tech.
- Intesa Sanpaolo Innovation Center: divisione del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata all’innovazione e allo sviluppo tecnologico. Ha finanziato numerosi progetti di startup a Torino.
- LIFTT: società di investimento nata per promuovere l’innovazione e lo sviluppo delle startup. Ha investito in diverse startup del settore biotech e deeptech, come Evergreen Theragnostics.
- Impact HUB – Torino: rete di business angel che investe in startup innovative a Torino. Ha finanziato startup emergenti in vari settori tecnologici.
Questi investitori hanno contribuito significativamente al finanziamento e allo sviluppo delle startup torinesi nel 2023, aiutando a consolidare la città come un importante hub per l’innovazione e l’imprenditorialità.
La prossima edizione della ricerca, si baserà sui dati relativi al 2024 e si propone di valutare i cambiamenti rispetto agli anni precedenti. Non solo in termini quantitativi, come il numero di aziende innovative o il capitale raccolto, ma soprattutto in termini qualitativi. L’obiettivo è capire il sentiment degli imprenditori e degli investitori che animano l’ecosistema startup torinese.
ToTeM rappresenta un punto di riferimento centrale per le startup torinesi e porta avanti, da molto tempo, la Creazione di una Mappa delle Startup. Fornisce una mappa dettagliata delle startup, degli incubatori, degli acceleratori e degli investitori presenti a Torino. E aiuta le startup a orientarsi e a connettersi con le risorse necessarie per la loro crescita.
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