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Tutti i progetti di CAST, la prima Summer School del Politecnico di Torino dedicata alle startup

CAST - Creating A great Startup, dal 13 settembre al 1° ottobre, ha coinvolto 30 studenti e studentesse in una serie di lezioni e workshop sui temi dell’imprenditorialità.

Venerdì 1° ottobre si è concluso il programma della Summer School CAST, nata da un’idea di due realtà del Politecnico di Torino: EIC Entrepreneurship and Innovation Centre, che si occupa di sostegno all’imprenditorialità, e CLIK Connection Lab & Innovation Kitchen, attivo nel campo della didattica innovativa e facente parte della rete di progetti dell’appena nata CTE Next. CAST, acronimo di Creating A great Startup, ha coinvolto i corsi di laurea magistrale e di dottorato del Politecnico e della Technical University of Darmstadt, della Aalto University, della Grenoble INP Graduate school of Engineering and Management, del KTH Royal Institute of Technology, della Universidade de Lisboa e della Universitat Politècnica de Catalunya, università partner di Unite!, network universitario internazionale dedicato all’innovazione.

CAST, in fase di selezione, ha ricevuto 264 application e 54 idee candidate e, per i 30 posti disponibili, sono stati selezionati profili provenienti da molte diverse aree afferenti agli ambiti dell’ingegneria e dell’architettura, in modo da creare un contesto in cui fosse possibile il confronto, l’adattamento, la contaminazione di idee e tutta una serie di soft skill utili per chiunque voglia indirizzarsi verso un percorso imprenditoriale.

Nella tre settimane di programma gli studenti e le studentesse partecipanti a questa prima edizione hanno preso parte a lezioni e workshop interattivi dedicati a comprendere i passaggi fondamentali per trasformare un’idea in un business sostenibile. Il lavoro dei team che sono stati composti è stato incentrato su idee proposte dagli studenti o su tecnologie già brevettate dal Politecnico. Sono stati analizzati tutti i passaggi dello sviluppo di un’idea imprenditoriale, sia dal punto di vista teorico che pratico, in modo da individuare in maniera trasversale le principali competenze necessarie nelle fasi di creazione di una startup.

I team durante il proprio lavoro hanno avuto anche la possibilità di interagire con esperti locali e internazionali sui temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione come Gigi Wang (Industry Fellow della Berkeley University), Rick Rasmussen (Industry Fellow della Berkeley University), Shomit Ghose (General Partner di ONSET Ventures), Whitney Hischier (Professoressa della Haas School of Business), Alessandra Colombelli (Direttrice dell’EIC Entrepreneurship and Innovation Centre) ed Emilio Paolucci (Docente del Politecnico di Torino e Direttore dell’Alta Scuola Politecnica).

Durante la giornata conclusiva si è svolto un demo day in cui i team hanno presentato i risultati delle proprie tre settimane di lavoro a una giuria composta da Andrea Basso (CTO di MITO Technology), Alessandro Commito (Direttore di EnVent Capital Markets), Angelo Italiano (Associate del Club degli Investitori), Marta Nervo (Associate di Venture Factory) e i già citati Emilio Paolucci e Gigi Wang. La giuria ha decretato la vittoria per il gruppo CAMELOT, composto da Serena Campioli, Giorgia Coletta, Gaetano Miraglia, Davide Pederbelli, Amair Revilla e Riccardo Valpiani.

Il demo day si è concluso con la tavola rotonda “Where do we go from here?”, moderata da Alessandra Colombelli, in cui ai partecipanti sono state illustrate le opportunità e i servizi disponibili sul territorio grazie all’ecosistema innovativo e imprenditoriale torinese attraverso gli interventi e i contributi di Shiva Loccisano (Responsabile trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino), Arianna Elena Maschietto (Corporate Partner e Program Manager di Plug and Play Tech Center), Maria Cristina Odasso (Head of Business Analysis di LIFTT) e il professor Giuseppe Scellato (Presidente di I3P).

Alessandra Colombelli ha commentato: “Un elemento che ha contraddistinto questo percorso è stata la presenza di un forte carattere innovativo delle idee e delle tecnologie sulle quali gli studenti hanno lavorato durante queste settimane. Quattro dei sei team di studenti sono stati coinvolti su tecnologie sviluppate da gruppi di ricerca del Politecnico di Torino al fine di identificare una proposta di valore e una strategia di commercializzazione”.

I progetti della prima edizione di CAST

CAMELOT (struCturAl ModEL cOrroboration Toolbox)

Team vincitore

Una tecnologia del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che attraverso un sistema integrato permette la risoluzione di problemi di caratterizzazione dinamica e il monitoraggio permanente e periodico di strutture e infrastrutture civili complesse. Il team è stato premiato per aver saputo sviluppare un’idea imprenditoriale potenzialmente capace di creare valore per l’ecosistema locale.

RENEE (pRotected assEts iN softwarE binariEs)

Una tecnologia del DAUIN – Dipartimento di Automatica e Informatica, che permette la rilevazione automatica degli schemi lasciati nel codice binario dalle tecniche di protezione dei software utilizzate per salvaguardare la proprietà intellettuale contro gli attacchi di reverse engineering. Attraverso tale tecnologia gli operatori della cybersecurity possono ottenere una valutazione veloce e affidabile dello sforzo necessario a un hacker per riconoscere le aree protette, localizzando così i beni di valore nel software.

Energy Harvesting Device – The Singing Showerhead

Tecnologia del DENERG – Dipartimento Energia che consiste nell’integrare un altoparlante audio e una turbina elettrica in un soffione per doccia. La turbina permette di generare energia per alimentare l’altoparlante sfruttando direttamente il flusso d’acqua utilizzato per lavarsi, senza mai doverlo ricaricare attraverso la rete elettrica domestica.

SIRIO (BIM_VR_IoT Algorithm for SLA)

Un algoritmo, sviluppato all’interno del DISEG – Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, che consente ai pazienti che soffrono di degrado dei motoneuroni di navigare all’interno di un modello 3D, permettendo l’interazione con oggetti comuni come impianti elettrici, porte e finestre. L’algoritmo crea un sistema scalabile ed estendibile attraverso le informazioni memorizzate nel Building Information Modeling (BIM) di un edificio, integrandolo con la tecnologia IoT per il controllo dell’automazione interna.

CryptoWaste

Idea imprenditoriale che ha come obiettivo quello di dare la possibilità di smistare rifiuti ottenendo una remunerazione in criptovaluta. In questo modo è possibile rendere tale pratica applicabile in qualsiasi paese indipendentemente dalla valuta locale.

Dropper

Dispositivo che permette di monitorare efficacemente l’uso degli spazi attraverso sensori che contano anonimamente le persone e, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, mostrano i dati salienti su una piattaforma progettata seguendo i desideri, le esigenze e i limiti dei clienti.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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