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La casa editrice Giappichelli festeggia 100 anni di storia lanciando una startup edtech

Il primo secolo di vita dell’editrice nata in via Fratelli Vasco a Torino come cartolibreria universitaria.

Fondata nel 1921 da Modesto Giappichelli, un bidello dell’Università degli Studi di Torino che ebbe l’idea di aprire la sua cartolibreria proprio vicino al Rettorato riuscendo a diventare negli anni un punto di riferimento per molti grandi accademici passati per l’ateneo torinese, la casa editrice Giappichelli oggi è il primo editore giuridico italiano per numero di testi accademici pubblicati e per adozioni, con 10.000 autori e 5.000 volumi attualmente a catalogo.

Per festeggiare i 100 anni di attività Giappichelli ha presentato “Ventuno”, un nuovo magazine online su temi giuridici ed economici, e dato vita alla startup Giappichelli Edu. Guidata da Giulia Giappichelli, figlia dell’attuale Amministratore Delegato Giuliano, la nuova società ha lo scopo di avvicinare le nuove generazioni di studenti con un’offerta digitalizzata che non sostituisca il libro tradizionale ma lo completi e affianchi.

“L’approccio da boutique che abbiamo avuto in questi anni ci ha permesso di mantenere un rapporto di ascolto verso gli autori, una vicinanza al mercato e una modalità di azione che privilegia l’orizzonte di lungo periodo al posto di opportunità di breve. Abbiamo scelto di investire nelle relazioni che in molti casi durano decenni o tutta la vita professionale dei nostri interlocutori. L’idea di lavorare per un maggiore rapporto anche con il mondo degli studenti e la loro formazione di conoscenza, competenza e metodo è il segno di una nuova fase che è stata avviata proprio al compimento dei nostri primi cento anni di vita”, ha commentato Giulia Giappichelli.

Giuliano Giappichelli ha concluso: “La nuova società, guidata da mia figlia Giulia, guarda a come si insegnerà alle nuove generazioni, al confronto sempre più stringente con la digitalizzazione. L’idea non è che il libro scompaia, ma cercare strumenti idonei in affiancamento al volume: da qui a dieci anni tutti alla scuola dell’obbligo avranno studiato sui computer”.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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