In Olanda e in Spagna sono cominciate alcune esperienze sperimentali per ricominciare a vivere occasioni di socialità collettiva in sicurezza: nello specifico nei due paesi sono stati organizzati eventi, concerti, dj set per testare, su persone tutte sottoposte a tampone e con indosso la mascherina FFP2, la riapertura di spazi chiusi e popolati da molta gente.
A Torino il centro medico e diagnostico CeMeDi ha invece iniziato una fase di test riguardante pazienti e personale degli spazi sanitari. Il centro ha installato la tecnologia sviluppata da Iconsulting, integrata con i servizi di AWS Amazon Web Services, utile a mappare i propri locali e a monitorare i flussi e la correttezza dei comportamenti delle persone che ogni giorno li occupano.
Il controllo è basato su un sistema full cloud data driven che sfrutta le immagini registrate dal circuito chiuso di telecamere di sicurezza per poter individuare comportamenti non conformi alle norme anticontagio e intervenire prima possibile per correggerli.
L’algoritmo utilizzato può processare un elevato numero di immagini contemporaneamente potendo, quindi, gestire anche momenti di flusso di pazienti elevato verificando che non si stiano verificando assembramenti data la sua capacità di conteggiare in maniera esatta il numero di persone che si trovano negli spazi comuni come reception e sale d’attesa, nelle singole stanze e nei corridoi della struttura.
Secondo il CEO di CeMeDi Franco Perona questa tecnologia potrebbe esser applicabile ad altri luoghi pubblici e privati consentendo un progressivo ritorno alla normalità: “Il nostro flusso di accesso non è difforme da quello che può essere il flusso di qualsiasi altro ufficio e quindi credo che questa soluzione possa essere utilizzata anche per altre realtà”.