Contenuto estratto e rielaborato dalla rubrica “Da 0 a startup in 5 episodi” di Italian Tech Speak
Dall’articolo precedente dovreste aver imparato come individuare il punto di partenza di ogni idea di business: il problema.
Se non l’avete ancora letto tornate indietro: in questo processo non vale skippare 🙂
Se vi trovate qui ora, vuol dire che abbiamo chiaro in mente un problema vero, sentito e provato, ne conosciamo ogni aspetto, l’abbiamo studiato in lungo e in largo, indagando quali sono le soluzioni attuali, chi sono gli attori coinvolti, intervistando chiunque possa offrire un “insight” significativo, abbiamo anche formalizzato il nostro Point Of View e ora siamo pronti a partire con l’ideazione.
Pronti? Via!
HMW – How might we…?
Un esercizio molto utilizzato nel Design Thinking è “How might we” o, in italiano, “Come potremmo”. Per iniziare, è necessario mettere al centro il nostro PoV e spacchettarlo in tutti i suoi aspetti, cercando di rifrasarli partendo dalla domanda “come potremmo”.
Un esempio molto celebre di questo esercizio arriva dalla Stanford d.school e parte dalla sfida di ripensare l’esperienza dell’attesa al gate negli aeroporti.
Il PoV dice:
“I genitori negli aeroporti hanno bisogno di un modo per intrattenere i propri figli vivaci perché questi ultimi possono dare fastidio agli altri viaggiatori in attesa”
Per trovare le giuste domande da porsi, possiamo concentrarci su un aspetto positivo del problema:
Come potremmo utilizzare l’energia dei bambini per intrattenere gli altri viaggiatori?
Oppure eliminare del tutto l’effetto potenzialmente negativo:
Come potremmo separare i bambini dagli altri viaggiatori?
Mettere in discussione i presupposti per cui il problema esiste:
Come potremmo eliminare completamente il tempo di attesa in aeroporto?
Oppure ipotizzare di cambiare lo status quo:
Come potremmo rendere i bambini vivaci meno rumorosi e fastidiosi?
Come potremmo rendere l’attesa dell’apertura del gate la parte di interessante del viaggio?
Porci queste domande è utile per avere una guida abbastanza ampia da poter pensare a tante possibili soluzioni, ma abbastanza precisa da avere dei confini e non perdere la rotta. Cercate di scriverne il più possibile, prendete del tempo per fare questo esercizio perchè sarà la base per il prossimo: il brainstorming.
Finalmente si brainstorma!
È arrivato il tanto atteso momento di pensare alle possibili soluzioni, ma non bisogna lasciarsi sopraffare: per quanto il brainstorming sia un processo estremamente creativo e fantasioso, è bene tenere a mente alcune regole di base per evitare gli errori più comuni.
Prendetevi un paio d’ore, mettetevi in uno spazio che vi faccia sentire a vostro agio, stimolante e positivo, armatevi di un grande foglio e centinaia di post-it, si comincia.
- Assicuratevi che tutte le persone che partecipano al brainstorming conoscano gli output delle fasi precedenti, così che siate tutti allineati sul problema da risolvere
- Usate le vostre domande di HMW per rimanere sull’argomento ed evitare di andare eccessivamente fuori strada
- Astenetevi da giudizi e critiche: non è questo il momento di fare i puppy shooter. Accettate ogni idea che viene proposta, per quanto assurda e irrealizzabile, aiuta la creatività del gruppo
- Puntate alla quantità più che qualità: l’obiettivo è quello di proporre il maggior numero possibile di idee. Non interrompete il brainstorming alla prima buona idea, continuate a proporre idee folli, irrealizzabili, scorrette, illegali, fallite, non abbiate paura di pensare a tutto, anche l’idea più sbagliata può essere il punto di partenza giusto
- E a questo proposito, costruite sulle idee degli altri, prendete spunto l’uno dall’altro, ascoltatevi a vicenda
Dopo un paio d’ore il risultato dovrebbe essere più o meno questo:
Molto bello, ma vagamente confuso. Il primo passo per fare ordine è raggruppare tutte le idee simili o che possono essere unite perché appartenenti alla stessa macro-idea, in questo modo dovreste ottenere un lavoro più sintetico e privo di ripetizioni.
Ma facciamo ordine
A questo punto dobbiamo darci un metodo per stabilire quale delle tante idee emerse sarà quella che andremo effettivamente a sviluppare. Il modo più efficace per farlo è darsi dei parametri numerici tramite i quali misurare la bontà delle proprie idee, ad esempio:
- Problem-solution fit: l’idea risolve effettivamente il problema? In che misura?
- Mercato: esiste un mercato per il prodotto/servizio che avete pensato? Qualcuno sarebbe disposto a pagare per utilizzare la vostra idea?
- Innovazione: l’idea è effettivamente diversa dalle soluzioni esistenti?
Possono esserci molti altri parametri, anche più dettagliati, utili a determinare la bontà delle idee formulate durante il brainstorming, l’importante è renderle misurabili, dando ad ogni parametro un voto da 0 a 5.
Una volta votate individualmente o come team tutte le idee del brainstorming, sommate i parametri di ognuna e stilate una classifica delle vostre 5 idee migliori.
A questo punto, ogni componente del team deve disegnare su un pezzo di carta l’idea che preferisce, non importa ovviamente la qualità del disegno, il punto è trasmettere visivamente le caratteristiche e funzionalità che immaginate per il vostro prodotto o servizio. Uno per volta, presentate il vostro disegno al team, raccogliete i feedback di tutti e rispondete a dubbi e domande.
Tempo di decisioni
Ora dovreste avere tutti gli elementi necessari per scegliere come team qual è l’idea su cui vorrete focalizzarvi, ma se dovessero emergere opinioni inconciliabili, potete sempre utilizzare la tecnica dello zen-voting, in cui ognuno sceglie la propria idea preferita, la scrive su un foglio e la mette chiusa in una busta, sarà la maggioranza a vincere.
L’idea è stata scelta, pronti a partire con la produzione? Non così in fretta, non è detto che tutte le nostre assunzioni siano giuste: questo è il momento perfetto per testare il tutto con un prototipo.
Come fare? Continuate a seguire il vostro spirito guida e presto avrete tutte le istruzioni per il prossimo passo!