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All’Assemblea Annuale dell’Unione Industriali il Presidente Marco Gay ha indicato la rotta per la Torino dell’innovazione

Un'occasione per delineare la visione di una città dove industria, tecnologia e formazione convergono per costruire il futuro produttivo del territorio.

All’Assemblea Annuale dell’Unione Industriali Torino, il presidente Marco Gay ha tracciato con chiarezza la strada per il futuro industriale della città. Ha ricordato che Torino si conferma uno dei poli più importanti per l’industria italiana, con un contributo al PIL nazionale pari al 26%. Un dato che sottolinea la solidità del tessuto produttivo locale, dove negli ultimi dieci anni le aziende con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro sono cresciute del 37%, accompagnate da un aumento del 24% dell’occupazione.

Gay ha indicato i settori su cui Torino potrà puntare per crescere fino al 2030. Aerospazio, robotica, chip, energia, medicina, nanomateriali e alimentazione sono stati individuati come ambiti strategici per fare della città un laboratorio di innovazione. Una Torino che aspira a diventare un luogo dove “uomo e macchina convivono in un prodotto industriale di eccellenza”. Tra le sfide più innovative c’è la creazione di un centro sperimentale per il volo dei droni e per la medicina del futuro, progetti che mettono in luce la capacità della città di guardare avanti con ambizione.

L’attenzione verso la formazione è stata un punto centrale dell’intervento. Gay ha ricordato che la rivoluzione tecnologica ha bisogno di un parallelo cambiamento culturale e che per questo è essenziale rafforzare la collaborazione tra sistema educativo e imprese. Il Presidente dell’Unione Industriali ha sottolineato che i giovani rappresentano il presente e che a loro deve essere dedicata, innanzitutto, l’attenzione nelle decisioni e nelle scelte che si compiono. Ha evidenziato inoltre l’importanza cruciale del capitale umano come elemento fondamentale per sostenere e alimentare il percorso di innovazione, mettendo così in rilievo la necessità di investire in formazione e sviluppo delle competenze per accompagnare la trasformazione tecnologica in atto

Nell’ambito dell’assemblea è stato presentato anche il progetto “Destinazione crescita”. Si tratta di un piano con cui si vuole favorire la crescita dimensionale delle imprese torinesi e consolidare la loro competitività tramite investimenti condivisi, infrastrutture e innovazione. Gay ha ribadito che la crescita non è un percorso individuale, ma un esercizio collettivo che richiede coraggio e volontà per fare di Torino un modello di nuova industria.

Complessivamente, la visione proposta unisce ottimismo e responsabilità, tracciando una rotta precisa per una città pronta a essere protagonista nella trasformazione tecnologica italiana. Torino, dunque, si candida a mantenere e ampliare il suo ruolo di motore industriale, capace di innovare e di formare le competenze necessarie per governare le sfide del futuro.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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