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A Torino rimosso un rene a una paziente sveglia grazie alla chirurgia robotica avanzata

Utilizzando il sistema robotico DaVinci Single Port, un'équipe medica torinese ha eseguito con un delicato intervento su una paziente di 76 anni, riducendo i rischi legati all'anestesia generale.

All’Ospedale delle Molinette di Torino si è compiuto un importante passo avanti nella chirurgia urologica oncologica, con l’esecuzione di un intervento innovativo che ha coinvolto una paziente di 76 anni: utilizzando il sistema robotico DaVinci Single Port, i medici sono riusciti a rimuovere un rene colpito da tumore mantenendo la paziente vigile.

La paziente soffriva di un tumore maligno al rene destro di dimensioni considerevoli e la sua salute era gravemente compromessa da un’insufficienza respiratoria cronica che la costringeva all’uso continuo di ossigeno e da una severa obesità. La coesistenza di tutte queste condizioni di criticità rendeva estremamente rischioso il ricorso all’anestesia generale, quindi i medici hanno deciso di trovare una soluzione alternativa che evitasse un’operazione troppo invasiva e pericolosa.

Per aggirare i rischi elevati di un’anestesia generale l’intervento di asportazione del rene è stato svolto sotto anestesia locoregionale, mantenendo la paziente sveglia durante tutta la procedura in modo da evitare l’insorgere di complicazioni potenzialmente fatali.

L’utilizzo della tecnologia robotica è stato fondamentale per la buona riuscita di questo intervento chirurgico. Grazie al sistema DaVinci Single Port, i medici hanno potuto praticare un’unica incisione di 2,5 centimetri attraverso la quale introdurre quattro strumenti miniaturizzati con i quali hanno avuto modo di operare con estrema precisione, minimizzando sia il trauma per la paziente che l’impatto post-operatorio.

Il dottor Paolo Gontero, eccellente chirurgo urologo che ha operato insieme al dottor Daniele D’Agate, ha sottolineato come l’utilizzo del sistema robotico abbia consentito di ridurre in modo significativo sia il dolore post-operatorio che i tempi di recupero, garantendo un approccio meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale. La paziente, infatti, è stata dimessa in condizioni soddisfacenti solo tre giorni dopo l’intervento chirurgico, grazie a un recupero più rapido e sicuro reso possibile dalle tecnologie all’avanguardia utilizzate dall’équipe.

Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino, ha elogiato il successo di questo intervento pioneristico, definendolo un passo avanti per la chirurgia moderna ed evidenziando come l’integrazione tra tecnologia avanzata e competenza medica abbia portato a un risultato eccezionale che deve rendere orgogliosa la comunità locale delle capacità della sua sanità. Anche in campo medico e sanitario, Torino ha avuto così l’occasione di ribadire il proprio ruolo come punto di riferimento della crescita tecnologica del nostro Paese e non solo.

Autore

Luca Coppolella
Head of Content

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