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5 errori finanziari da evitare prima di lanciare la tua startup

Scopri come una pianificazione finanziaria accurata sia fondamentale per evitare errori che potrebbero compromettere il futuro della tua startup.

Articolo scritto da Gabriele Bochicchio, Consulente Finanziario di Pachino Risparmio. Pachino Risparmio è una startup che ti aiuta a definire il piano perfetto per gestire i tuoi risparmi tramite un consulente finanziario indipendente e strumenti per facilitare la comprensione e la gestione della finanza personale.

Lanciare una startup è un’avventura entusiasmante, ma anche ricca di sfide, soprattutto dal punto di vista finanziario. Per assicurarsi che l’impresa abbia un futuro prospero, è fondamentale evitare alcuni errori comuni che potrebbero compromettere il successo fin dall’inizio. Da una pianificazione accurata delle spese iniziali alla gestione attenta delle entrate e del capitale di rischio, ogni aspetto della gestione finanziaria richiede attenzione e strategia. In questo articolo, esploreremo i principali errori finanziari da evitare per garantire alla tua startup un solido punto di partenza.

1. Sottovalutare i costi iniziali

Nelle prime fasi di una startup sottostimare i costi iniziali o non stimarli affatto, può avere un impatto enorme. Nei primi anni di una neonata azienda, avere una stima dei costi può fare realmente la differenza nel riuscire a portarla avanti. Se non pianifichi correttamente le spese, rischi di trovarti in difficoltà finanziarie che potrebbero compromettere tutto il tuo progetto. Per evitare di fare grossolani errori, quando calcoli i costi per avviare l’attività, tieni a mente questi punti:

  1. Costi legali: registrare la società, redigere contratti e proteggere le tue idee sono spese cruciali per evitare problemi legali in futuro. Le spese notarili per una SRL ordinaria vanno dai 1.500 ai 2.000 euro (tasse, bolli e notaio inclusi), mentre l’aiuto di un commercialista per lo statuto e l’iscrizione al Registro delle Imprese può costare tra i 500 e i 1.000 euro.
  2. Costi di marketing: investire in marketing significa spendere per la creazione di un sito web, campagne pubblicitarie, branding e materiali promozionali.
  3. Affitto di spazi fisici: se hai bisogno di uno spazio per lavorare, considera l’affitto e le spese correlate. Che sia un ufficio, un laboratorio o anche solo una postazione di lavoro condivisa, i costi possono aumentare rapidamente.
  4. Spese operative iniziali: bollette, stipendi, forniture e materiali sono spese quotidiane essenziali per far funzionare la tua startup. Non sottovalutarle, perché possono accumularsi velocemente e sono vitali per mantenere l’attività in piedi.
  5. Spese di costituzione: per avviare l’attività avrai bisogno di anticipare le spese notarili, commercialista e dover anticipare il capitale sociale dell’azienda. Per una SRL ordinaria, il capitale sociale minimo è di 10.000 euro, con almeno il 25% da versare subito, mentre per una SRL semplificata o una startup innovativa, basta 1 euro.

Crea un budget su Excel dettagliato che includa tutte le spese, anche quelle che non sembrano ovvie. Questo budget ti darà una visione chiara di quanto ti serve e ti aiuterà a evitare sorprese indesiderate.

2. Sovrastimare le entrate

È facile immaginare che la tua idea avrà successo immediato e che attirerai rapidamente una base solida di clienti. Tuttavia, le proiezioni di ricavi eccessivamente ottimistiche possono portare a problemi finanziari e a una pianificazione inadeguata. Ci vuole un po’ di prudenza, ecco cosa devi sapere e come evitare questo errore:

  1. Tempistiche di entrata nel mercato: il tempo necessario per entrare nel mercato e costruire una base di clienti può essere più lungo del previsto. Anche con una grande idea e un piano solido, ci vorrà tempo per attrarre e fidelizzare i clienti. Pianifica le tue entrate tenendo conto di un periodo di avvio più lungo.
  2. Conquistare i clienti: non è semplice e veloce conquistare i clienti. Le startup spesso sottovalutano la complessità del processo di acquisizione dei clienti e il tempo necessario per costruire una reputazione positiva. Non basare le tue previsioni solo su ipotesi ottimistiche, piuttosto basati su dati di mercato e benchmark del settore per stime delle entrate relative a dati di mercato realistici e su benchmark del settore. Ignorare questi fattori può portarti a previsioni non accurate e alla sottovalutazione dei costi e tempi necessari per raggiungere i tuoi obiettivi.

Durante le tue ricerche, guarda come si sono comportate startup simili nel tuo settore. Confronta le tue previsioni con i risultati reali di queste aziende per capire meglio cosa aspettarti, queste informazioni ti daranno un’idea chiara di cosa è realistico e ti aiuteranno a fare previsioni più accurate. Inoltre, definisci degli scenari, tendenzialmente avremo un bias nel sovrastimare le entrate, sarà molto utile quindi definire dei “Worst Cases” o un trittico di “Best”, “Normal” e “Worst” case e fare un previsionale su questi tre scenari.

3. Non considerare il capitale di rischio

Se stai avviando una startup, non sottovalutare mai l’importanza di pianificare il capitale di rischio necessario per coprire le spese fino a quando l’azienda non diventa redditizia. Senza una pianificazione adeguata, potresti trovarti senza soldi proprio quando ne hai più bisogno e finire a cercare finanziamenti in fretta e in condizioni sfavorevoli. Come pianificare il capitale a rischio?

  1. Calcola il capitale necessario: devi sapere quanto capitale sarà necessario per coprire tutte le spese fino a quando la tua startup raggiungerà il breakeven(costi operativi, stipendi, affitti, marketing e altre spese). Fai una stima e includi un margine per imprevisti.
  2. Valuta diverse fonti di capitale di rischio: i soldi da finanziatori esterni ovviamente aiutano nelle fasi iniziali, che provengano da VC, business angels o piattaforme di crowdfunding, tieni a mente di definire un Burn Rate e un Runway, ovvero quanto soldi stai “bruciando” e quanto tempo hai ancora prima di finirli. Essenziale avere sempre a mente questi dati e monitorarli mese per mese. Potresti trovarti a dover richiedere ulteriori finanziamenti nel momento sbagliato per la tua startup, in un momento di pieno sviluppo e con metriche troppo basse e di conseguenza ad una valutazione inferiore a quella che ti aspetti.
  3. Stabilisci un piano finanziario: definisci come e quando userai il capitale e crea una roadmap con scadenze e obiettivi.
  4. Gestisci la liquidità: Pianifica i flussi di cassa, gestisci crediti e debiti e ottimizza le risorse disponibili per evitare problemi finanziari.

4. Non avere un Business Model

Se non hai un piano preciso, non capisci se la tua idea di business può diventare un’impresa di successo e in crescita.

Un business model deve chiarire alcune cose fondamentali: chi sono i tuoi clienti e come il tuo prodotto o servizio può aiutarli; come raggiungerai questi clienti e manterrai buone relazioni con loro; come guadagnerai i soldi e quali risorse ti serviranno, inclusi i costi.

I business model soprattutto nelle prime fasi, sono particolarmente grossolani e difficilmente aderenti alla realtà, con stime che al 100% risulteranno fuori dalle aspettative. Cosa fare? Oltre a fare un business model più possibile aderente alla situazione reale, pianifica sempre per scenari e considera di riuscire ad arrivare al prossimo finanziamento o a breakeven anche nel peggior caso. Inoltre, qualora ti trovi ancora in una situazione iniziale con entrate estremamente ridotte, monitora anche il tuo conto economico personale, controlla di aver allocato come founder la giusta quantità di capitale personale per mantenere la rotta anche negli scenari peggiori per la tua startup.

5. Non considerare imprevisti

Quando lanci un nuovo business, devi essere pronto a gestire imprevisti. Problemi di soldi, ritardi nello sviluppo, cambiamenti nel mercato e difficoltà di gestione sono solo alcune delle sfide che potrebbero presentarsi. Senza preparazione, rischi di compromettere il tuo progetto.

Per prepararsi a questi momenti, è essenziale avere un po’ di elasticità. Cosa intendiamo con elasticità? Essenzialmente potresti affiancare a un fondo di emergenza personale, sempre necessario soprattutto se stai facendo impresa, la creazione di un fondo di emergenza aziendale.

Ma cos’è esattamente un fondo di emergenza e perché è così importante? Un fondo di emergenza è una riserva di denaro messa da parte per il solo scopo di affrontare spese impreviste o situazioni d’urgenza che non erano state pianificate nel budget iniziale. Questo fondo ti offre sicurezza finanziaria e ti consente di gestire le difficoltà senza dover ricorrere a soluzioni drastiche e soprattutto in momenti che magari rischiano come detto prima di trovarti in una situazione di valutazione più bassa rispetto alle aspettative o con metriche non sufficienti per richiedere finanziamenti.

Conclusioni

In definitiva, evitare errori finanziari è cruciale per il successo di una startup. Pianificare con cura i costi iniziali, stimare realisticamente le entrate, considerare il capitale di rischio e avere un modello di business chiaro sono tutti passi necessari per costruire una base finanziaria solida. Essere preparati ad affrontare imprevisti con un fondo di emergenza può fare la differenza tra il fallimento e la sostenibilità a lungo termine. Tenendo a mente questi consigli, puoi aumentare significativamente le probabilità di trasformare la tua startup in un’impresa di successo!

Autore

Gabriele Bochicchio
Consulente Finanziario @ Pachino Risparmio

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