Vi ricordate di Djungle, la startup torinese che abbiamo intervistato il mese scorso? Nata nel 2017 con l’obiettivo di portare innovazione nel settore retail ripensando la customer loyalty grazie all’introduzione di gamification e big data, ha raggiunto rapidamente importanti traguardi e ha raggiunto in soli 3 anni l’obiettivo di 1 milione di fatturato.
Per i co-founder Giulietta Testa e Alessandro Nasi il 2021 è partito alla grande: Djungle, infatti, è stata acquisita al 100% da Planet Smart City, società proptech leader mondiale nel campo della progettazione e realizzazione di città, quartieri e abitazioni smart sostenibili ed economicamente accessibil.
Planet, nata a Torino ma con sede a Londra, aveva aperto il 2020 con un round di finanziamento di 24 milioni, portando il suo capitale a 100 milioni, e dovrebbe registrare un fatturato per l’ultimo anno di oltre 50 milioni di dollari (+ 180% rispetto al 2019). Le aree attualmente di maggior interesse per la società sono quelle con emergenze abitative: ad aprile, infatti, è partito un progetto di social housing in India, nella città di Pune, dove verranno edificate 1.000 abitazioni avveniristiche – ma a prezzi decisamente contenuti – che andranno a costituire uno smart district di 21.000 mq. Invece in Brasile sono in realizzazione già quattro progetti: Smart City Laguna, Smart City Natal, Smart City Aquiraz e Viva!Smart.
Questa unione, tra le altre cose, prevederà la crescita delle funzionalità della Planet App: un ambiente virtuale per la creazione e aggregazione di smart communities che potrà beneficiare della competenza di Djungle, integrando attività di engagement e di fidelizzazione dei membri basate sulla gamification. La forza della community e il senso di appartenenza a essa saranno una leva importante per il gruppo londinese che potrà così consolidare i legami interni ai suoi nuclei residenziali smart migliorando i servizi e favorendo comportamenti responsabili e virtuosi sia dal punto di vista sociale che ambientale: sharing economy, risparmio energetico, smaltimento dei rifiuti, uso delle eccedenze alimentari.
Gianni Savio, CEO di Planet ha dichiarato: “È importante che questo stia accadendo tra due imprese nate a Torino, da imprenditori torinesi: prova che la città sta iniziando a trovare una nuova dimensione, ha l’ambizione di esportare nuove idee nel mondo ed è anche pronta ad accogliere progetti che ne alimentino la crescita economica”.