In tutta Italia ci sono 300.000 studenti, secondo i dati del MIUR, che da oltre un anno stanno soffrendo un divario tecnologico rispetto ai compagni. Questo ostacola, se non addirittura pregiudica completamente, la partecipazione alle lezioni tenute in modalità di didattica a distanza. A Torino è nato un progetto di economia circolare per combattere questa situazione e tentare di ridare inclusività e equità all’istruzione: Tutti Connessi è un’iniziativa delle associazioni torinesi SYX, Tékhné, MuPIN – Museo Piemontese dell’informatica e Informatici Senza Frontiere che si occupa della raccolta e rigenerazione di smartphone, computer e tablet in disuso.
Una volta resettati, ricondizionati e completamente sanificati i dispositivi verranno ceduti gratuitamente alle famiglie con figli in DAD che li richiedono, dietro segnalazione da parte dei docenti o di figure garanti che attestino l’effettiva necessità.
Dalla sua nascita il progetto ha già risposto alle esigenze di 300 famiglie tra Torino, Genova, Bergamo e Roma. Ulteriore sostegno all’iniziativa proviene da una campagna di crowdfunding a cui può partecipare chiunque non abbia un dispositivo da donare alla causa ma voglia sostenere economicamente tutte le attività di Tutti Connessi.
La situazione di svantaggio tecnologico, e di conseguenza culturale, di queste famiglie ovviamente non terminerà completamente successivamente alla pandemia. Infatti, attraverso il sito del crowdfunding, Tutti Connessi si è voluta impegnare a mantenere nel tempo la propria attività per colmare il digital divide dato che la scuola farà sempre più uso di strumenti digitali e non si potrà assolutamente lasciare indietro centinaia di migliaia di giovani sprovvisti dei dispositivi adatti.