La Fondazione LINKS, nata nel 2018 dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo, si prepara a un profondo riassetto che porterà l’Ateneo a guidarne la direzione scientifica, in un percorso di integrazione progressiva che si concluderà entro la primavera del 2026.
L’annuncio, formalizzato nelle scorse settimane, segna un passo decisivo nel processo di consolidamento tra mondo accademico e ricerca applicata. La Fondazione Compagnia di San Paolo resterà coinvolta come partner fino alla chiusura del bilancio consuntivo del 30 aprile 2026, data prevista per la conclusione dell’operazione.
LINKS rappresenta una delle realtà più rilevanti nell’ambito del trasferimento tecnologico a livello nazionale. La fondazione è attiva in progetti di ricerca e sviluppo che vanno dall’intelligenza artificiale all’energia, fino alla mobilità sostenibile, operando in stretta connessione con imprese, istituzioni e università.
A partire da fine luglio, la guida scientifica dell’ente è passata al Politecnico di Torino, che assume la regia strategica mantenendo la forma giuridica autonoma della fondazione. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente l’asse tra ricerca accademica e innovazione industriale, valorizzando le competenze maturate negli anni da LINKS.
’operazione è frutto di un’intesa tra i soci fondatori e nasce con l’obiettivo di consolidare una collaborazione già profondamente strutturata tra l’Ateneo torinese e la Fondazione. Non sono previsti, in questa fase, né l’ingresso di nuovi partner né cambiamenti rilevanti nello statuto. Il modello che si sta rafforzando punta a offrire al Politecnico uno strumento operativo capace di gestire iniziative complesse, mantenendo al contempo la flessibilità e l’autonomia tipiche di un ente privato.
Tra i tratti distintivi della trasformazione c’è la volontà di integrare ulteriormente le competenze e le risorse nella logica dell’apertura universitaria: LINKS continuerà ad attrarre ricercatori, dottorandi e spin-off nati in ambito accademico, mettendo a disposizione spazi e strumenti per sperimentare tecnologie applicate.
La nuova configurazione, già operativa in alcuni settori come la salute e le tecnologie digitali, punta dunque a unire le forze per affrontare le sfide della transizione tecnologica ed energetica, rafforzando il ruolo di Torino come hub dell’innovazione nel panorama europeo.