Biova è la startup di Emanuela Barbano, Franco Dipietro e Simone Oro che prende il nome da una forma di pane tipica piemontese e affonda le sue radici in un’idea antica millenni: usare il pane raffermo per fare la birra, infatti, è una trovata che risale all’antico Egitto. Questo progetto, oltre a recuperare merce invenduta e che genererebbe uno spreco, consente anche di evitare un dispendio inutile delle energie e delle materie prime utilizzate per realizzare il pane.
Ovviamente questo progetto è stato accolto con interesse da fornai e panificatori, che possono vedere il nobile e antico prodotto del loro lavoro valorizzato grazie a una seconda e gustosa vita. Anche il coinvolgimento della grande distribuzione è stato fondamentale, Biovaproject ha iniziato la propria attività principalmente nel Nord Ovest per concentrare i propri sforzi iniziali sulla creazione di sinergie che permettesse la costruzione di una catena di distribuzione corta.
Al momento nel catalogo di Biova sono presenti 6 birre tradizionali e 6 birre speciali che è possibile acquistare sullo shop online e in molti supermercati ristoranti, trattorie, bar e pub di Piemonte e Liguria, consultabili sul sito della startup.
A settembre Biova parteciperà come finalista alla quarta edizione del programma di Sky Uno dedicato alle startup, realizzato da Intesa Sanpaolo, B Heroes, Elite e Brand Solutions – Sky Media. La selezione che ha attraversato tutta italiana ha portato a una scrematura che da 1.000 aziende candidate ha selezionato 183 realtà che hanno partecipato ai 26 roadshow locali di selezione. Tra queste ne sono state selezionate 16 che a giugno si contenderanno l’accesso ai programmi di investimento di B Heroes.
La competizione si combatterà a colpi di pitch: le valutazioni da parte degli investitori incoroneranno il progetto che verrà nominato vincitore del programma. B Heroes è nato da un’idea di Fabio Cannavale, imprenditore e investitore, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con la knowledge partnership di McKinsey & Company.