Come si fa a sapere di cosa hanno bisogno le startup di Torino se non si è provato a conoscerle davvero? Una parte dei partner di ToTeM – Club degli Investitori, SEI School of Entrepreneurship and Innovation e Camera di commercio di Torino – negli scorsi mesi ha condotto, con il supporto di ESCP Business School, una ricerca per censire le imprese del domani attive in città con lo scopo di raccogliere le informazioni utili all’ideazione e lancio di iniziative dedicate a incentivarne lo sviluppo. L’indagine si è rivolta a un campione di 382 startup e PMI ad alto tasso innovativo e tecnologico.
Il 23 settembre è stato presentato il risultato dell’indagine, nella cornice delle OGR Tech powered by Talent Garden di corso Castelfidardo.
Startup e startupper
La maggior parte delle realtà intervistate sono focalizzate sullo sviluppo di prodotti rivolti al mercato B2B ed è sorprendente un dato anagrafico: la maggioranza dei CEO delle startup attive nel torinese ha più di 40 anni andando contro l’immagine, forse ormai un tantino stereotipata, del millennial che ha avuto l’idea del secolo insieme al compagno di banco del liceo. Anzi, la maggior parte di queste figure ha già un background imprenditoriale o dirigenziale pregresso rispetto all’attività svolta correntemente. A dare valore alla ricerca svolta e ai suoi scopi il dato sulla fase di sviluppo attuale: più della metà delle startup e PMI intervistate ha dichiarato di trovarsi in un momento di crescita e di ampliamento dell’attività attraverso nuove assunzioni, esplorazione di nuovi mercati e acquisizione di nuovi clienti.
Il rapporto fra le startup e l’ecosistema dell’innovazione
Le startup del territorio intervistate si sono dichiarate parte attiva dell’ecosistema della città: fanno riferimento all’ambiente che le circonda in cerca delle risorse di cui hanno bisogno per poter crescere restituendo un’immagine fortemente positiva del nostro contesto cittadino che “fornisce non solo infrastrutture (banda larga, trasporti, ecc…), ma anche capitale umano e sociale, con Università e luoghi di supporto all’innovazione (coworking, incubatori, acceleratori, ecc…)”.
In conclusione il report, sebbene Torino si collochi quarta nella classifica italiana per numero di startup attive sul territorio ma con un fatturato medio decisamente inferiore rispetto alla media del Paese (valore mediano della produzione di -38,5%, valore medio di produzione di -30,4%), disegna orizzonti ottimistici nei confronti delle sinergie tra l’ecosistema innovativo e chi voglia fare impresa a Torino e conferma che vale assolutamente la pena investire tempo, denaro, competenze, energie e buone idee nella nostra città.
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