Dopo la maratona di giugno dal titolo Quale futuro?, durante la quale i partecipanti si sono messi in collegamento con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora per creare un documento condiviso da portare sul tavolo del Governo contenente la loro visione del futuro, sabato scorso si è tenuto il secondo grande appuntamento di quest’anno con l’evento di Visionary, la community di persone che “spinte dalla voglia e della necessità di cambiamento, senza attendere altro o altri, scrivono il Futuro”.
Questa volta la domanda a cui rispondere è stata “Quali confini nel nuovo mondo?”: si è parlato di confini umani, sociali, politici, geografici, fisici e spirituali. Ogni volta che ci separiamo in qualche modo dal nostro prossimo creiamo un confine intorno a noi ma il futuro umano con quali di questi dovrà confrontarsi?
Inizialmente programmato in presenza e in 5 diverse città, a causa dei recenti sviluppi della pandemia da Covid-19 l’intero evento è stato ripensato in digitale: tutto lo staff e gli ospiti dei Talk e dei Panel sono andati in onda in streaming da un set a 360° circondato da luci, effetti laser e led wall allestito alle OGR Officine Grandi Riparazioni di Torino e connesso con tutta Italia.
Visionary Days si è articolato in una diretta continuativa su YouTube composta da Talk motivazionali e Panel tematici e da più di 30 tavoli virtuali sulla piattaforma per videoconferenze Zoom dove i gruppi di lavoro hanno rielaborato i contenuti di ogni Talk andando a comporre, grazie all’intelligenza artificiale LEE, il Manifesto di Visionary Days 2020 sulle tematiche verticali trattate: Popoli, Mondo, Uomo, Società, Risorse, Spirito e Azione.
Popoli
Come trovare un nesso tra popoli e confini, sia quelli che stanno scomparendo che quelli nuovi che si creano ogni giorno influenzando il potere e le persone?
Mondo
Come vivere, concepire e vedere il mondo, come sentirsene parte e quale nostro contributo singolo può davvero avere effetto su tutto il pianeta, permettendoci di superare gli individualismi?
Uomo
Il futuro sarà dell’uomo o della tecnologia? Cosa fa paura della tecnologia, quali sono le opportunità e i limiti etici che porta con sé? Date le differenze sociali che può creare la tecnologia l’uomo sarà inevitabilmente sempre più solo o potrà fare qualcosa per evitarlo?
Società
Come superare o persino distruggere i confini sociali che nascono dalla separazione e dai pregiudizi e che, anche se invisibili, a volte sembrano più invalicabili di altri?
Risorse
Come confrontarsi con il consumo di risorse, sempre più scarse, imparando a gestirle e prestando attenzione all’ambiente? Come ripensare i nostri modelli di sviluppo e di crescita per avere un impatto positivo sul pianeta attraverso comportamenti più sostenibili?
Spirito
Quali confini nascono dentro di noi e come si fa a superarli quando sono autoimposti e siamo noi stessi a considerarli fermamente invalicabili? Come si superano le nostre certezze quando sono evidentemente sbagliate, già per noi stessi?
Azione
In che modo possiamo davvero agire per un futuro più giusto, eliminando i confini della disuguaglianza e entrando in una dimensione collettiva di cambiamento, che non lasci nessuno indietro?
Anche questa volta, durante la pausa pranzo, si è collegato in videoconferenza il Ministro Vincenzo Spadafora ribadendo nuovamente come questo progetto, nato a Torino e man mano diffusosi in tutta Italia anno dopo anno, stia diventando un riferimento nazionale per tutte quelle persone giovani che vogliono e credono di poter scrivere il futuro, siglando il suo impegno per far sì che la voce di ognuna di loro non resti inascoltata.
(Foto di copertina: Visionary Days – fonte pagina Instagram @visionarydays)